Report Seminario “Il Rup e la gestione degli appalti di lavori, servizi e forniture tra regime transitorio, PNRR e prospettiva del nuovo codice”- Campobasso, 23 marzo 2023

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Lo scorso 23 marzo, presso l’Hotel Centrum Palace di Campobasso, ANITecPA, in collaborazione con SCAIS, ACEM e i locali Ordini professionali ha svolto un interessante seminario            sul tema della gestione degli appalti pubblici, privilegiando l’angolo di visuale del RUP.
Sono stati illustrati dagli oratori i compiti, le funzioni e gli accorgimenti da adottare per prevenire criticità e la mancanza di raggiungimento degli obiettivi..
L’importanza dell’evento, confermato dal “sold out” della sala, era evidente, considerando l’imminente regime transitorio vigente fino al 30 giugno 2023, e le prospettive del nuovo Codice  dei contratti pubblici.
Come prefigurato dal programma, in un ottica da “PNRR” che mira al risultato più che al procedimento, gli specialisti presenti hanno sottolineato il concetto di “discrezionalità” che appare informare il nuovo strumento legislativo.
Naturalmente per discrezionalità non si intende deregulation generalizzata, ma piuttosto le scelte motivate di soggetti competenti, con adeguata formazione, supportati, soprattutto nelle realtà locali più piccole, e anche sotto l’impronta di un franco dialogo con le istituzioni di controllo in una dinamica in progress piuttosto che “ex post” (della quali ultima tutti conosciamo le criticità).
Ha aperto i lavori Bernardino Primiani, Presidente di Anitec (e anche Consigliere Nazionale di Scais) che non ha mancato, per la scorta della proprio vissuto dirigenziale, di sottolineare il  carico di responsabilità che da sempre grava sulla figura del Rup, pur nelle variegate forme che i vari codici dei contratti hanno declinato.
Il presidente di Scais Dario Bugli, nella qualità di partner privilegiato, non ha potuto che confermare, anche dall’ottica del mondo libero-professionale attivo nel campo delle opere pubbliche, quale sia la complessità che gli stessi progettisti e direttori dei lavori esterni colgono riguardo agli enormi adempimenti dei Rup.
Dopo i saluti dei rappresentanti degli Ordini e di Ance Molise, non prive di acute osservazioni viste dal proprio ambito tematico, si sono susseguite le relazioni degli Ospiti.

Marco Catalano, magistrato contabile, ha relazionato con ampio spettro, e con una sinossi retrospettiva, le variegate e progressive configurazioni degli oneri dei responsabili del procedimento, dalla costituzione della figura, disposta dalla famosa Legge 241 del 1990, allo spettro specialistico per i lavori pubblici configurato dalla “Merloni”, e dai vari regolamenti, dal 1994 in poi, sino alla nuova declinazione, più raffinata, vista la relativa configurazione “collegiale” prevista dal nuovo strumento legislativo.
Si è quindi collegato in via telematica da Firenze Pasquale Monéa, segretario generale della Città metropolitana, che ha anticipato, dal suo osservatorio privilegiato, le complessità organizzative e di filiera che graveranno sugli enti pubblici nella delicata gestione e organizzazione delle risorse umane, sia afferenti all’area tecnica che a quella amministrativa di corredo, rispetto alla specializzazione e formazione continua che agli stessi si dovrà garantire.
Molto interessante l’intervento a 2 voci degli amministrativisti Romano e Coromano che, a valle della notevole esperienza maturata nel supporto giuridico alle imprese, hanno portato la voce  di coloro che stanno ”al di là del tavolo”, ma che sono a pieno titolo anch’essi attori principali del sistema e oramai necessariamente tenuti a una organizzazione aziendale non solo operativa, ma fortemente sofisticata riguardo alla presenza di qualificate figure amministrative e tecniche.
Intervento principe dell’incontro quello di Consuelo del Balzo, consigliera ANAC, che con sincero esercizio di coerenza non ha negato alcune criticità del passato riscontrate nella Autorità ma, soprattutto, ha annunciato, a valle della fine della stagione della soft law delle linee guida, un rinnovato approccio della sua istituzione nel rapporto con tutti i protagonisti del sistema, improntato più sulla prevenzione e l’ascolto operativo che sul sistema sanzionatorio ex post.
Carlo Melfi, per SPM Ingegneria, ha sintetizzato in termine di giornata le nuove indicazioni del codice riguardo al nodo della verifica della progettazione, così come il Ceo di ABICERT ha
enucleato i più importanti adempimenti di formazione e certificazione dei tecnici delle imprese, e delle stazioni appaltanti, soprattutto alla luce del nuovo decreto CAM.
Con i saluti, a mo’ di discussant, di Salvatore Iervolino, dirigente del comune di Napoli e vice presidente Anitec si sono chiuse le relazioni e si è aperto un interessante dibattito informale.

Ai partecipanti appartenenti agli Ordini degli Ingegneri, Architetti, Geometri ed Avvocati sono stati riconosciuti 4 cfp.

Articolo a cura dell’Arch. Gianfilippo Lo Masto

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