Report Seminario “L’INCLUSIONE ATTRAVERSO L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA E PSICHICA” – 29 febbraio

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Giovedì 29 febbraio nella Sala Rossa delle Piscine del Foro Italico si è svolto il Seminario organizzato da SCAIS e Special Olympics, in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri di Roma dal titolo “L’INCLUSIONE ATTRAVERSO L’ABBATTIMENTO DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA E PSICHICA”.

L’incontro costituiva il secondo appuntamento dell’anno ( n.d.r. il primo si è svolto il 6 febbraio scorso presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri di Roma) sul più articolato progetto che le due Associazioni Benemerite stanno portando avanti da un paio di anni sul tema dell’inclusione e l’abbattimento delle barriere architettoniche per disabili intellettivi. Presenti in sala numerosissimi ingegneri, architetti ed altri addetti ai lavori che hanno dimostrato grande attenzione per il tema proposto, riempiendo totalmente la sala.

Dopo una breve introduzione da parte del Presidente SCAIS, l’Ing. Dario Bugli, hanno portato il loro saluto ai presenti l’Ing. Silvia Torrani, Vice Presidente dall’Ordine degli Ingegneri di Roma , e il Prof. Alessandro Palazzotti, Vice Presidente di Special Olympics. Si sono poi susseguiti sul palco vari interventi a cominciare da quello dell’Ing. Monica Barichello, Presidente della Commissione Pari Opportunità: attuazioni, P.N.R.R. e nuove regole Ordine Ing. Prov. Roma, che ha coordinato l’organizzazione del seminario per OIR.

Lorenzo Mancino, atleta Special Olympic, nonché studente di Storia all’università La Sapienza, ha raccontato al pubblico i problemi concreti che un atleta con disabilità intellettiva come lui e tantissimi altri può incontrare nelle strutture sportive ed in altri spazi di socializzazione.

A seguire l’Ing. Ermio De Luca ha parlato dell’Universal Design, un tipo di progettazione che offre un approccio inclusivo al design con soluzioni che offrano una completa fruibilità ad un ampio spettro di individui tra cui anziani, bambini e persone con disabilità o abilità diverse. L’Arch. Fabio Bugli, Presidente del Comitato Scientifico Scais ha invece parlato di una nuova fase, quella del Design Sensoriale, che aggiunge all’evoluzione architettonica di stili, tecnologie ed esigenze quella delle necessità intellettive e psichiche.

Il Prof. Arch. Eugenio Arbizzani, docente di Tecnologia dell’Architettura presso La Sapienza, è sceso ancor più nel concreto presentando il suo studio sui ” Modelli abitativi smart per l’invecchiamento attivo e in salute”, che si sta cercando di realizzare con il progetto ERMES promosso da diversi partner tra cui INRCA, il Ministero della Salute e l’Università La Sapienza di Roma. Il Prof. Architetto Adolfo Baratta, Direttore Vicario del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, ha invece parlato del conflitto uomo – ambiente e delle diverse tipologie di barriere architettoniche che l’ambiente può creare, illustrando il controverso concetto dell’architettura ostile.

Successivamente sono stati presentati progetti di inclusione per persone con disabilità intellettiva promossi sul campo da vari enti ed associazioni, a cominciare da ASI, Associazioni Sportive Sociali Italiane, la cui responsabile formazione sport equestri, la Dott.ssa Angelini, ha presentato le discipline sportive integrate nell’ambito degli sport equestri. A seguire l’Arch. Erica Milic , che ha presentato Contactus, un progetto che coinvolge due Licei di Latina e l’Associazione Mondo Disabili Future e che ha come partner ASI e SCAIS, che ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti del liceo sportivo nell’organizzazione di un evento sportivo integrato che coinvolga bambini e ragazzi con disabilità  e non.

Infine il Gen. B. Stefano Pambianco, Segretario dell’ETS ANAFIM, ha illustrato l’attività che l’associazione porta avanti organizzando attività riabilitative e ricreative per ragazzi con ogni tipo di disabilità perseguendo in ogni modo l’obiettivo dell’inclusione.

L’evento si è chiuso con un vivace question time che ha dimostrato come il tema dell’inclusione stia a cuore a molti e come incontri di questo tipo possano stimolare i professionisti e gli addetti ai lavori a studiare soluzioni concrete per l’abbattimento delle barriere architettoniche non più solo fisiche ma soprattutto sensoriali.