Report convegno 17 giugno “L’Universal Design”

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Tutto esaurito per l’evento che si è svolto il pomeriggio del 17 giugno, atto conclusivo della tre giorni sul concetto di limite e sul suo superamento. L’evento, iniziato il 15 pomeriggio con la mostra del pittore Mario Sandro Panìco, “ L’intimidezza dell’infinito ” ha messo in evidenza una persona che con la sua stessa vita rappresenta il superamento dei limiti legati alla “differenza”. Ricordiamo infatti che Mario Sandro Panico ha vinto la medaglia di bronzo negli 800 m alle Paralimpiadi del 1980 e ha poi vissuto una vita piena, laureandosi in Antropologia e dedicandosi alla pittura, alla poesia, alla scrittura. Seguendo il format che abbiamo già adottato precedentemente, alla mostra di pittura sono seguite due giornate di approfondimento, dedicate al superamento del “limite”, inteso come condizione motoria, sensoriale, percettiva, cognitiva.

Il tema trattato, ha dato l’avvio ad un progetto in collaborazione con #AngsaLazio e, per la sua realizzazione , è stata avviata una raccolta fondi di cui si trovano i riferimenti sulla nostra pagina Facebook; ringraziamo fin d’ora per la vostra partecipazione.

Il pomeriggio conclusivo, coordinato dalla nostra socia arch. Raffaela Bucci, è iniziato in collegamento con il Vicepresidente dell’ INARCH, arch. Marco Vivio che ha illustrato le attività in corso finalizzate alla necessità di rivendicare la fase del Progetto architettonico negli appalti pubblici. L’INARCH ha proposto degli emendamenti di modifica del nuovo codice degli appalti. Ritornando poi al tema dell’incontro, la discussione è stata animata dalla partecipazione di esperti nell’ambito della progettazione e realizzazione di edifici istituzionali e di servizio, quali gli ospedali, le scuole, gli impianti sportivi e i centri commerciali.

Sono intervenuti il Prof. Ing. Gianfranco Carrara già professore ordinario di Architettura Tecnica e di Architettura e Tecnologia dell’Ospedale presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma La Sapienza, autore di numerose pubblicazioni inerenti alla programmazione, alla progettazione e alla attuazione dell’edilizia, nonché progettista di molti importanti ospedali italiani quali ad esempio il nuovo Ospedale della Versilia, l’Ospedale regionale di Torrette ad Ancona, l’ospedale di Matera, il Policlinico di Caserta e il padiglione per le malattie infettive dell’Ospedale di careggi a Firenze. Il prof. Carrara ha trattato il tema dell’ospedale senza barriere psico-fisiche.

Dopo gli ospedali, il Prof. Arch. Maurizio Petrangeli (Sapienza – Dipartimento di Architettura e Progetto), docente di Progettazione Architettonica e Urbana ha affrontato il tema della scuola, illustrando progetti di edifici scolastici realizzati in Italia e in Europa, progettati secondo il nuovo e più ampio ruolo della scuola come “civic center”, un edificio e una istituzione che si aprono sempre di più all’utilizzo da parte della cittadinanza non solo studentesca, in una visione di superamento di barriere e di collaborazione intergenerazionale.

L’arch. Gianfilippo Lo Masto, progettista di Città metropolitana di Roma Capitale, Unità Nuova Edilizia Scolastica e progetti complessi, nonché Dirigente UNITEL (associazione professionale dei tecnici degli enti locali), ha dato informazione sulla complessità e la difficoltà, in senso più ampio delle barriere, che si incontrano nel processo di realizzazione delle opere pubbliche.

L’Arch. Fabio Bugli, Presidente Comitato Scientifico della SCAIS (Associazione Benemerita del Coni) ha presentato nella sua relazione su “Spazio e disabilità”, l’argomento delle barriere e di come le vivono le persone con disagio dello spettro autistico. Ha esposto tutte quelle situazioni spaziali e tecnologiche che limitano l’uso e l’accesso ai luoghi da chi vive la molteplicità delle forme dell’autismo. Nella sua presentazione ha proposto degli schemi organizzativi basati sui principi dell’Universal design che passano dalla progettazione “neuro-tipica” alla progettazione “sensoriale”. Ha inoltre informato che la SCAIS sta lavorando a linee guida, necessarie a superare la mancanza di una normazione più dettagliata.

Il pomeriggio si è concluso con l’Arch. Fabrizio Capolei, dello studio 3C+t Capolei Cavalli Architetti Associati, che ha illustrato le scelte e le attenzioni adottate nella realizzazione di un grande centro commerciale interamente “accessibile”. Il MaXimo shopping center, è stato progettato privilegiando il luogo di aggregazione per eccellenza: la “piazza “ di quartiere, completamente assente nella complessa area della Laurentina confinante con il conosciuto L 38, dove il concetto di “limite”, soprattutto sociale, molto spesso è stato superato. Lo spazio inclusivo della piazza, ora è un punto di incontro e socializzazione di tutti gli abitanti del quartiere.