L’emergenza determinata dal rischio di contagio da COVID-1 ha destrutturato la quotidianità delle persone. L’instabilità che ne è derivata, l’incertezza della durata dello stato di emergenza, i provvedimenti adottati dai governi per la tutela della popolazione nello stato di emergenza, hanno creato un clima di forte stress per tutta la popolazione, in particolar modo per gli anziani, le persone con disabilità e i giovani.
Questa si aggrava maggiormente in considerazione dei mancati benefici legati alla pratica motoria e sportiva, che svolge un ruolo fondamentale per il benessere non solo fisico, ma anche sociale, rappresentando uno strumento di educazione e uno straordinario catalizzatore di valori universali positivi, essendo un veicolo di inclusione, partecipazione e aggregazione sociale.
Risulta quindi fondamentale, in vista della ripresa delle attività e soprattutto dei contatti sociali, riavviare, riformulare e migliorare tutte le azioni di promozione della pratica sportiva verso tutti ma soprattutto verso le fasce più deboli della popolazione.
Il progetto #360inclusione intende essere un incubatore di attività non solo per la ripresa della pratica sportiva e i contatti sociali, ma anche promotore per lo sviluppo e il cambiamento della concezione dello sport e della pratica sportiva, delle modalità di fruizione ed erogazione del servizio sportivo che è diventato, a pieno titolo, un “servizio sociale” contemporaneo e un fenomeno di assoluta rilevanza.
Le attività che vengono promosse al fine dello sviluppo e la promozione di queste tematiche, in funzione delle specifiche necessità legate alle esigenze delle persone anziane e delle persone con disabilità in particolare, saranno parte di azioni univoche finalizzate alla promozione di uno sport per tutti.
Il progetto mira a promuovere e a sviluppare uno sport inclusivo affinché i luoghi dedicati allo sport sappiano accogliere i principali beneficiari del progetto in virtù dell’estrema importanza della pratica sportiva perché “sport è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà mai essere compensata» (Pierre De Coubertin)
Nel progetto #360inclusione si ritiene che la pratica motoria e sportiva debbano necessariamente essere accolte, sia in spazi costruiti che in spazi urbani e che in entrambi i casi debba essere adeguata alla pratica in modo inclusivo, idonea ad accogliere le esigenze dei suoi fruitori. In questo senso l’idea del progetto nasce da un unico filo conduttore ovvero lo spazio per lo sport.
Il progetto #360inclusione è realizzato da quattro Associazioni Benemerite (SCAIS / Panathlon International, Distretto Italia / Special Olympics Italia / UNVS) in raggruppamento e in collaborazione con cinque partner (ASI / OPES / FIDAL / CIWAS / OAR) che da anni condividono l’obiettivo principale del progetto #360inclusione: l’inclusione.
Il progetto ha già vissuto una sua fase iniziale nel 2020 compatibilmente con le restrizioni imposte per contrastare la pandemia. Molte altre avranno luogo nella primavera- estate dell’anno corrente.
Tutte le attività sono svolte assicurando l’adozione di ogni misura e l’utilizzo di idonei supporti o presidi conformi ai vigenti protocolli sanitari per il contenimento della diffusione del contagio del COVID-19 al momento dello svolgimento delle attività.
Per maggiori informazioni sulle attività di tutte le quattro Associazioni Benemerite vi invitiamo a visitare il sito web del progetto che viene aggiornato continuamente con le attività proposte: www.360inclusione.it.